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La ricetta della felicità

“Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”, questa celebre frase di Albert Einstein racchiude una delle verità più potenti che esistano in psicologia.

Paul Watzlawick, uno psicologo esperto sulle teorie del cambiamento, scriveva che quando un tentativo non produce i risultati sperati, noi tutti, uomini e animali, applichiamo la ricetta dell’infelicità: una quantità sempre maggiore della cosa già risultata inefficace.

Questo  vuol dire  che, quando il nostro comportamento non ci fa

raggiungere  i risultati  sperati,  noi  continuiamo  e  continuiamo ancora a provare, senza cambiare comportamento, sperando che con il tempo e con la perseveranza arrivino i risultati sperati. Ma se il nostro modo di agire non ci fa raggiungere i nostri obiettivi, c’è qualche altra cosa che possiamo fare per arrivare ai risultati tanto auspicati? Chiunque di noi abbia un ostacolo da superare può cercare una soluzione e metterla in pratica per vedere se funziona. Se i risultati non arrivano si può fare un passo indietro e provare un comportamento nuovo, paradossalmente anche il contrario di quello che abbiamo fatto fin’ora e i risultati saranno sicuramente diversi!

Facciamo un esempio: se siamo a casa e vediamo che il nostro partner torna dal lavoro e si siede sul divano a guardare la tv dicendo che è stanco e vuole rilassarsi, spesso ci sentiamo trascurati e tristi perchè vorremmo più attenzioni. La prima cosa che facciamo a questo punto è proprio chiederle. A volte può bastare solo questo per risvegliare nel partner l’attenzione, altre volte invece i risultati che otteniamo sono quelli di indispettire l’altro che, sentendosi stanco, ribadisce la voglia di rilassarsi sul divano. A questo punto finiremo per sentirci ancora più trascurati e chiederemo attenzioni con insistenza sempre maggiore.

Se chiedere attenzioni non ci ha permesso di riceverle, allora cerchiamo di affrontare la situazione in modo diverso, proviamo a darle le attenzioni, e vediamo se questo provoca risultati diversi. Se dando attenzioni il risultato continua a non soddisfarci, proviamo a mettere in atto un comportamento ancora diverso e vediamo cosa succede.

Per tornare ad Einstein ciò che possiamo fare è essere meno folli e cambiare punto di vista, vedere le cose da una prospettiva diversa per intraprendere nuove azioni che ci possano portare i risultati sperati. Questo modo di vivere le situazioni può essere applicato ad ogni ambito della vita: nella nostra famiglia, nell’ambiente di lavoro, con gli amici o ovunque ce ne sia bisogno. Da adesso se i risultati che otteniamo non ci soddisfano appieno, non perseveriamo sui nostri passi, chiediamoci cosa di diverso possiamo fare per non essere folli ma felici.

 

Dott.ssa Alessandra Mirandola

Psicologa Psicoterapeuta

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