Specializzata nel trattamento di stati di ansia,stress,attacchi di panico,paure e fobie, terapia individuale e di coppia, effettua corsi di training autogeno
Piccole strategie per avere successo
Migliorare le proprie prestazioni a lavoro, imparare a mettere gli altri a proprio agio per instaurare relazioni produttive e confortevoli, presentare le proprie idee in modo appetibile si può, basta mettere in pratica poche semplici mosse.
Come percepiamo il mondo esterno e quindi come comunichiamo con gli altri? Quale è il nostro canale di comunicazione preferenziale? Ognuno di noi percepisce il mondo in modo diverso, c’è chi è maggiormente attirato dai colori e dalle forme, chi si lascia cullare dai suoni che ci circondano e chi invece percepisce il mondo attraverso il
canale tattile, gustandone i sapori e gli odori.
Il canale comunicativo preferenziale per ognuno di noi, che può essere quello visivo (privilegiando le immagini ed i colori), quello uditivo (i suoni ed i rumori) e quello cinestesico (i gusti, gli odori, le sensazioni tattili) influenza il nostro modo di comunicare, di percepire, di memorizzare e di apprendere. Un visivo per esempio pensando al caffè riuscirà istantaneamente a vedere nella propria mente la tazzina con la bevanda scura al suo interno, un cinestesico ricorderà immediatamente il calore della tazzina tenuta in mano o il gusto intenso della bevanda o il profumo intenso della stessa, un uditivo invece riporterà alla mente il rumore tipico della moka quando stanno uscendo le ultime gocce di caffè.
Conoscere il nostro canale preferenziale è utile quando per esempio dobbiamo apprendere dei concetti nuovi: un visivo per esempio potrà trovare più semplice memorizzare qualcosa facendo ricorso a schemi e diagrammi, un uditivo memorizzerà in modo più semplice ripetendo il concetto ad alta voce, mentre un cinestesico avrà risultati migliori se prenderà carta e penna e riformulerà il concetto a modo proprio su un foglio. Conoscere i canali comunicativi preferenziali non è utile solo nella memorizzazione, può farci capire meglio come percepiamo le cose, come mai preferiamo determinate attività ad altre, ma soprattutto come capire e farci capire meglio dalle altre persone.
Conoscere il canale preferenziale di chi ci sta accanto può aiutarci ad entrare meglio in sintonia con il prossimo: utilizzare il canale preferenziale del nostro amico visivo, utilizzando quindi frasi e verbi che riportano al mondo delle immagini, può essere utile per far arrivare istantaneamente alla mente dell’altro alcuni concetti e creare una sintonia che difficilmente si può creare con altro. Se utilizziamo lo stesso canale dell’altro, questi si sentirà subito a suo agio, si sentirà ascoltato e non avrà difficoltà a lasciarsi andare.
Capire quale sia il canale comunicativo preferenziale proprio o degli altri è semplice, basta prestare un po’ di attenzione alle parole che utilizziamo normalmente quando siamo con gli altri. Un visivo utilizzerà maggiormente frasi come “vedi che.., immagina se.., guarda che..”, mentre un uditivo utilizzerà in modo diffuso frasi come “ascolta qua.., dimmi un po’.., senti questo..”, un cinestesico invece gesticolerà molto parlando, tenderà ad avvicinarsi e toccare l’interlocutore per stabilire un contatto ed utilizzerà molti verbi di movimento nelle frasi.
Se vogliamo vendere qualcosa al nostro interlocutore, che sia un oggetto, un’idea o altro rendiamogliela appetibile utilizzando il suo stesso canale comunicativo. Se vogliamo colpire un possibile partner in modo da farci notare utilizziamo piccoli stratagemmi con l’aiuto di colori, profumi o movimenti che possano aiutarci a rimanere impressi nella mente. Con un po’ di allenamento è semplice scoprire i canali comunicativi, provate un po’ ad esercitarvi e vediamo chi scopre quale è il canale comunicativo preferenziale della persona che ha scritto questo articolo.
Dott.ssa Alessandra Mirandola
Psicologa-Psicoterapeuta