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IL RIENTRO IN CLASSE: TIPS AND TRICKS

 

E’ arrivato il momento di tornare tra i banchi di scuola, quei banchi lasciati in fretta ormai da diversi mesi, senza un saluto ai propri compagni di classe, senza un saluto ai propri insegnanti, senza un momento per sancire la fine di un capitolo. E’ arrivato il momento di affrontare un nuovo viaggio, il cammino sarà lungo e le emozioni che ci accompagnano in questo momento di attesa sono sicuramente tante. C’è la paura di rientrare in una realtà che abbiamo lasciato da tempo, la gioia di ritrovare dei volti amici che ci sono mancati, la tristezza nel dire addio alle vacanze ormai alle spalle. Il rientro a scuola è un inevitabile momento di stress perché si modifica la nostra routine, bisogna tornare su una dimensione del “dovere” ormai messa da parte da un po', c’è la consapevolezza di aver finito il tanto amato e desiderato “periodo di vacanza” e la curiosità di sperimentarsi in un nuovo percorso.

 

La scuola occupa sicuramente un posto di rilievo nelle vite dei ragazzi e delle loro famiglie, rappresenta un luogo in cui si riversano molte aspettative, tante speranze, ma inevitabilmente anche molte ansie e paure. Saper gestire al meglio questa forte ondata emotiva risulta quindi importante per non trovarsi poi travolti da ansie e timori che rischiano di bloccarci.

 

 

Con i bambini più piccoli la paura spesso riguarda non tanto loro, ma i genitori: alcuni hanno difficoltà a lasciar andare i propri figli e si trovano in uno stato di agitazione che può essere più o meno conscio, questo stato emotivo potrebbe essere trasmesso ai propri figli suscitando in loro un disagio difficile da gestire.  Per i bambini più piccoli la scuola dell’infanzia o la scuola primaria rappresentano il primo luogo in cui ci si allontana da casa con una certa costanza, questo può provocare ansia con relativi capricci dovuti ai cambiamenti (notoriamente non ben voluti dai bambini), ma dopo i primi giorni di disagio questo dovrebbe scomparire per far posto a sentimenti positivi come la curiosità dell’imparare cose nuove, la gioia della socialità con i coetanei e la scoperta di un luogo nuovo in cui stare bene. Ricordiamoci sempre che i bambini sono come spugne, anche quando sembra che siano disattenti non sfugge loro il nostro stato d’animo: se noi siamo preoccupati, loro lo percepiranno, capiranno di avere un pericolo di fronte e si comporteranno di conseguenza (pianti e rifiuto di andare in un luogo percepito come pericoloso). Se il nostro stato d’animo è positivo, i bambini saranno sereni e tutto ciò che arriverà sarà scoperta e gioco. Solo percependo il supporto e la serenità dei propri genitori riusciranno ad affrontare al meglio questo loro primo viaggio fuori casa.

Per quanto riguarda i bambini che passano dalla scuola primaria alla scuola secondaria le difficoltà saranno diverse, come saranno diverse le esigenze. Si tratta di una età in cui il bambino/ragazzo è alla ricerca di una maggiore autonomia e potrebbe avere quindi delle difficoltà nel parlare con i propri genitori, questa è una esigenza da rispettare, perché fa parte della crescita dei nostri ragazzi, ma noi genitori dovremo sempre avere un occhio di riguardo alle esigenze dei ragazzi perché se da un lato è importante garantire degli spazi di libertà per sperimentare e, perché no, anche fare degli errori da cui tratte degli insegnamenti, dall’altro lato non dobbiamo dimenticarci che i ragazzi hanno bisogno di sentire la vicinanza emotiva dei loro genitori e comprendere che i genitori sono un punto di riferimento a cui potersi rivolgere in caso di bisogno.

Ecco di seguito alcuni semplici consigli su come affrontare la ripartenza scolastica ad ogni età:

  1. Ripristinare la routine un po' alla volta, senza ridursi al giorno prima del rientro, iniziando magari con l’ora del risveglio mattutino.

  2. Non sminuire i vissuti dei propri figli: se vostro figlio esprime dei disagi nei confronti del rientro a scuola cercate di capire cosa c’è dietro, dategli uno spazio in cui poter parlare ed elaborare il vissuto, già sapere che può parlarne con voi lo farà stare meglio.

  3. Inserite dei compiti legati al “dovere” nella routine, compiti appropriati all’età ed alla maturità di vostro figlio.

  4. Mostrate la vostra vicinanza emotiva attraverso i gesti e le parole. In base all’età di vostro figlio utilizzate delle parole che possano essere facilmente comprese per raccontargli cosa succederà (soprattutto per i bambini più piccoli) o come vi siete sentiti voi al loro posto (in caso di ragazzi più grandi), questo farà sentire i vostri figli accompagnati verso questa nuova avventura.

  5. Ricordate che il vostro stato d’animo spesso impartisce la rotta che i vostri figli seguiranno: se siete sereni sperimenteranno la serenità, se siete ansiosi sperimenteranno l’ansia, se siete arrabbiati sperimenteranno la rabbia, se siete entusiasti sperimenteranno l’entusiasmo e ad ogni età porteranno ciò che sperimenteranno nella loro quotidianità.

Buon inizio!!!

Dott.ssa Alessandra Mirandola

Psicologa-Psicoterapeuta

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