Specializzata nel trattamento di stati di ansia,stress,attacchi di panico,paure e fobie, terapia individuale e di coppia, effettua corsi di training autogeno
Mindfulness: cos’è e come può aiutarti?
La mindfulness è una pratica che sta attirando l’attenzione della scienza prevalentemente negli ultimi decenni, si tratta di un vero e proprio stile di vita che può aiutare a vivere in modo più salutare, ma che consta in qualcosa di molto particolare a cui siamo poco abituati.
Una spiegazione semplicistica della mindfulness è che
si tratta di prestare una attenzione particolare alla nostra vita, si tratta della “piena consapevolezza” delle cose ed è uno strumento che a lungo andare può davvero cambiare la vita delle persone. Tendenzialmente siamo abituati a sfuggire alla mole di informazioni che riceviamo dall’esterno e dall’interno del nostro corpo, il nostro cervello è abituato a prestare maggiore risorse a ciò che sembra più importante tralasciando tutto il resto, in questo modo si perde la piena consapevolezza di quello che si fa, si agisce per lo più in modo automatico non gustando quindi le cose semplici ed i piccoli piaceri della vita.
La mindfulness invece ci insegna a prestare attenzione a ciò che ci circonda diventando quindi pienamente consapevoli di noi stessi (del nostro corpo, delle nostre emozioni, delle nostre sensazioni) e di ciò che ci circonda (dei rumori, dei profumi, dei colori).
Mindfulness consiste nel prestare attenzione al qui e ora in modo intenzionale e con curiosità, sospendendo quindi il giudizio. La sfida consiste nell’imparare a sbarazzarsi delle abitudini così radicate nelle nostre vite ed analizzare gli eventi in modo non giudicante, senza quindi classificarli come buoni o cattivi, in modo da vivere il momento presente in modo consapevole. Il nostro cervello generalmente analizza non una, ma tante situazioni contemporaneamente, con il risultato di consumare energia diminuendo notevolmente la nostra capacità di presenza, riducendo quindi anche la possibilità di rispondere in maniera adeguata alla situazione.
Gli studi effettuati su questa disciplina sono decisamente incoraggianti, si vede infatti un miglioramento con la pratica della mindfulness a livello immunitario, nella gestione del dolore cronico, nel trattamento dell’ansia e degli stati depressivi difficili da trattare con altri strumenti. La mindfulness è indicata nelle donne in stato interessante per vivere il momento della gravidanza in modo consapevole e ridurre la possibilità degli sbalzi d’umore con l’arrivo del bambino, aiuta la costituzione di una relazione madre-figlio efficace; recenti studi hanno dimostrato come l’utilizzo della mindfulness possa essere utile nel controllo dell’obesità perché aiuta a controllare l’impulso di mangiare in modo eccessivo.
Per chi si accosta alla mindfulness per la prima volta, una buona «dose iniziale» potrebbe essere un esercizio di 5 minuti per due volte al giorno. La durata dell’esercizio può essere portata a 10, poi a 15, poi a 20 fino anche a 30 minuti o più, a seconda delle necessità del caso.
Esercizio:
FERMARSI!!!
Questo è il momento di fermarsi e sospendere la lettura di questo articolo e osservare la vostra esperienza nel qui ed ora. State leggendo l’articolo attraverso lo schermo di un cellulare? Fate attenzione ai colori della pagina, alla luminosità dello schermo, ai suoni che arrivano dal cellulare e dall’ambiente intorno a voi, siete seduti davanti ad una scrivania o comodamente in poltrona? Quali sono le sensazioni che arrivano dal vostro corpo? Sentite la vostra schiena appoggiata allo schienale? La pelle a contatto con i vestiti, i piedi nelle scarpe, quali sono i profumi che inondano la stanza? Come vi sentite in questo momento?
Il nostro cervello spesso ci porta lontano dal presente e ci fa ricordare momenti del passato o ci propone idee ed azioni orientate a ciò che dovremo portare a termine in futuro. Siamo sempre presi da qualche attività, la nostra cultura ci ha inculcato l’idea che bisogna sempre pensare e agire per il futuro, altrimenti il presente verrà sprecato. In realtà se utilizziamo il presente per pensare al futuro allora non godremo mai del qui ed ora perché saremo sempre impegnati a pensare a qualcos’altro.
Dott.ssa Alessandra Mirandola
Psicologa – Psicoterapeuta.